Claudio Sottocornola
La fatica dell'intero-Il pensiero
come arte dell'incontro
Oltre Edizioni
La fatica dell'intero - Il pensiero come
arte dell'incontro di Claudio Sottocornola è un'opera filosofica che si
distingue per la sua riflessione profonda sul ruolo del pensiero nel contesto
delle relazioni. L'autore, attraverso un linguaggio ricco e accessibile,
affronta tematiche fondamentali del vivere e del percepito umano, che vengono
trattate in modo da sollecitare una revisione critica e trasformativa del modo
in cui viviamo le nostre interazioni con gli altri e con il mondo, invitando il
lettore a concepire il pensiero come un'arte dell'incontro, un processo di
apertura all'altro che abbatte le barriere tra l'individuo e la realtà
collettiva.
Il libro si sviluppa attraverso tredici quesiti dicotomici,
che si incastrano l’uno nell’altro proponendo al lettore una profonda
riflessione su alcune categorie strutturali che da sempre costituiscono le basi
della società, provando a scardinare alcune convinzioni e mettendo sotto i
riflettori la storia - conosciuta e meno conosciuta – di molti costrutti
sociali e culturali.
Così l’autore si muove sapientemente tra concetti come
bisogno o libertà, verità o disuguaglianza, eroismo o gentilezza, saltando da
una casella all’altra senza perdere il filo, ma anzi tessendo una trama piena
di incroci e rimandi che donano al lettore un quadro complesso e completo della
realtà in cui viviamo.
Muovendosi tra esperienze vissute in prima persona,
attualità, cultura popolare sacra e profana, Il libro si distingue per un
linguaggio chiaro ma sofisticato, che riesce a comunicare concetti complessi in
modo accessibile. La riflessione filosofica di Sottocornola si sviluppa infatti
attraverso richiami ad autori e correnti filosofiche contemporanee, come
l’ermeneutica e il pensiero dialogico, riuscendo a fare delle incursioni nelle
tradizioni spirituali senza rinunciare all’aspetto emotivo, in un intreccio di
temi, dove l'autore esplora concetti di interconnessione, di appartenenza e di
trasformazione, invitando il lettore a superare le barriere che isolano
l’individuo per abbracciare una visione più ampia e integrata del mondo. Questo
approccio multidimensionale conferisce al libro una profondità che va oltre la
filosofia pura, permettendo di aprire nuovi orizzonti di pensiero anche per chi
non è un esperto del settore.
Sottocornola invita il lettore a considerare il pensiero non
come un atto solitario e introspettivo, ma come una pratica sociale e
comunitaria che si realizza attraverso l'incontro con l'altro. Il pensiero,
dunque, non è solo un’attività individuale, ma si fa "arte
dell'incontro", in cui l’interazione con l'altro diventa il motore di un
processo creativo che arricchisce la nostra comprensione della realtà. Il
titolo stesso dell’opera - La pratica dell’intero - suggerisce un'idea
di totalità che abbraccia non solo la dimensione individuale ma anche quella
collettiva, in un dialogo continuo tra il pensiero e la realtà. Da qui emerge
l’importanza dell’ascolto reciproco, che assume più valore che mai se calato in
una società in cui la comunicazione risulta ormai superficiale e distratta.
La fatica dell’intero è un'opera affascinante che invita a una riflessione
profonda sul valore del pensiero come strumento di incontro e trasformazione.
La proposta di Sottocornola non è solo teorica, ma si presenta come un invito
concreto a cambiare il nostro approccio alle relazioni e al pensiero, facendo
dell’ascolto e del dialogo una pratica quotidiana. Un libro consigliato a chi è
interessato alla filosofia contemporanea, al pensiero dialogico e a chi
desidera riflettere sulla propria esperienza del mondo e degli altri in modo
più profondo e significativo.
L'AUTORE
Claudio Sottocornola (Bergamo, 1959) si è laureato
all’Università Cattolica di Milano con una tesi in Storia della teologia. Già
ordinario di Filosofia e Storia nei licei, è stato anche docente di IRC,
Materie letterarie, Scienze dell’educazione e Storia della canzone e dello
spettacolo alla Terza Università di Bergamo. Iscritto all’Ordine dei
giornalisti dal 1991, ha collaborato con diverse testate, radio e tv.
Come filosofo si caratterizza per una forte attenzione alla
categoria di interpretazione, alla cui luce indaga il mondo contemporaneo, ed
ha spesso utilizzato musica, poesia e immagini per parlare a un pubblico
trasversale, nelle scuole, nei teatri e nei più svariati luoghi del quotidiano.
È autore di numerose pubblicazioni, che coinvolgono tre aree
tematiche prevalenti: l’autobiografia intellettuale, la cultura popular
contemporanea, l’attuale crisi del sacro in Occidente e la sua possibile
rimodulazione teologico-filosofica.
Fra le opere più recenti, Saggi Pop (Marna, 2018), Parole
buone (Marna/Velar, 2020), Occhio di bue (Marna, 2021), Tra cielo e terra
(Centro Eucaristico, 2023), Così vicino, così lontano (Velar, 2023).
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