West Virginia

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Buckhannon, West Virginia dicembre 1996

lunedì 16 dicembre 2024

Claudio Sottocornola-"La fatica dell'intero-Il pensiero come arte dell'incontro", di Elisa Enrile

 


Claudio Sottocornola

La fatica dell'intero-Il pensiero come arte dell'incontro

Oltre Edizioni


Commento di Elisa Enrile

La fatica dell'intero - Il pensiero come arte dell'incontro di Claudio Sottocornola è un'opera filosofica che si distingue per la sua riflessione profonda sul ruolo del pensiero nel contesto delle relazioni. L'autore, attraverso un linguaggio ricco e accessibile, affronta tematiche fondamentali del vivere e del percepito umano, che vengono trattate in modo da sollecitare una revisione critica e trasformativa del modo in cui viviamo le nostre interazioni con gli altri e con il mondo, invitando il lettore a concepire il pensiero come un'arte dell'incontro, un processo di apertura all'altro che abbatte le barriere tra l'individuo e la realtà collettiva.

Il libro si sviluppa attraverso tredici quesiti dicotomici, che si incastrano l’uno nell’altro proponendo al lettore una profonda riflessione su alcune categorie strutturali che da sempre costituiscono le basi della società, provando a scardinare alcune convinzioni e mettendo sotto i riflettori la storia - conosciuta e meno conosciuta – di molti costrutti sociali e culturali.

Così l’autore si muove sapientemente tra concetti come bisogno o libertà, verità o disuguaglianza, eroismo o gentilezza, saltando da una casella all’altra senza perdere il filo, ma anzi tessendo una trama piena di incroci e rimandi che donano al lettore un quadro complesso e completo della realtà in cui viviamo.

Muovendosi tra esperienze vissute in prima persona, attualità, cultura popolare sacra e profana, Il libro si distingue per un linguaggio chiaro ma sofisticato, che riesce a comunicare concetti complessi in modo accessibile. La riflessione filosofica di Sottocornola si sviluppa infatti attraverso richiami ad autori e correnti filosofiche contemporanee, come l’ermeneutica e il pensiero dialogico, riuscendo a fare delle incursioni nelle tradizioni spirituali senza rinunciare all’aspetto emotivo, in un intreccio di temi, dove l'autore esplora concetti di interconnessione, di appartenenza e di trasformazione, invitando il lettore a superare le barriere che isolano l’individuo per abbracciare una visione più ampia e integrata del mondo. Questo approccio multidimensionale conferisce al libro una profondità che va oltre la filosofia pura, permettendo di aprire nuovi orizzonti di pensiero anche per chi non è un esperto del settore.

Sottocornola invita il lettore a considerare il pensiero non come un atto solitario e introspettivo, ma come una pratica sociale e comunitaria che si realizza attraverso l'incontro con l'altro. Il pensiero, dunque, non è solo un’attività individuale, ma si fa "arte dell'incontro", in cui l’interazione con l'altro diventa il motore di un processo creativo che arricchisce la nostra comprensione della realtà. Il titolo stesso dell’opera - La pratica dell’intero - suggerisce un'idea di totalità che abbraccia non solo la dimensione individuale ma anche quella collettiva, in un dialogo continuo tra il pensiero e la realtà. Da qui emerge l’importanza dell’ascolto reciproco, che assume più valore che mai se calato in una società in cui la comunicazione risulta ormai superficiale e distratta.

La fatica dell’intero è un'opera affascinante che invita a una riflessione profonda sul valore del pensiero come strumento di incontro e trasformazione. La proposta di Sottocornola non è solo teorica, ma si presenta come un invito concreto a cambiare il nostro approccio alle relazioni e al pensiero, facendo dell’ascolto e del dialogo una pratica quotidiana. Un libro consigliato a chi è interessato alla filosofia contemporanea, al pensiero dialogico e a chi desidera riflettere sulla propria esperienza del mondo e degli altri in modo più profondo e significativo.


L'AUTORE

Claudio Sottocornola (Bergamo, 1959) si è laureato all’Università Cattolica di Milano con una tesi in Storia della teologia. Già ordinario di Filosofia e Storia nei licei, è stato anche docente di IRC, Materie letterarie, Scienze dell’educazione e Storia della canzone e dello spettacolo alla Terza Università di Bergamo. Iscritto all’Ordine dei giornalisti dal 1991, ha collaborato con diverse testate, radio e tv.

Come filosofo si caratterizza per una forte attenzione alla categoria di interpretazione, alla cui luce indaga il mondo contemporaneo, ed ha spesso utilizzato musica, poesia e immagini per parlare a un pubblico trasversale, nelle scuole, nei teatri e nei più svariati luoghi del quotidiano.

È autore di numerose pubblicazioni, che coinvolgono tre aree tematiche prevalenti: l’autobiografia intellettuale, la cultura popular contemporanea, l’attuale crisi del sacro in Occidente e la sua possibile rimodulazione teologico-filosofica.

Fra le opere più recenti, Saggi Pop (Marna, 2018), Parole buone (Marna/Velar, 2020), Occhio di bue (Marna, 2021), Tra cielo e terra (Centro Eucaristico, 2023), Così vicino, così lontano (Velar, 2023).

 


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