A che punto è la notte-Tracce di
pensiero vigile
Di Claudio Sottocornola
Di Elisa Enrile
Uno spaccato sulle domande della
contemporaneità e del passato
Sfogliando “A che punto è la
notte” non è immediata la comprensione di quello che si sta per
andare a leggere.
Si capisce che non si tratta di un romanzo, ma la divisione
in capitoli e la varietà di argomenti trattati lo rendono un prodotto a metà
tra un insieme di saggi e un compendio accademico, che potrebbe essere
assegnato in un corso monografico all’università o consigliato come lettura da
professori di liceo ad alunni particolarmente curiosi.
Avvicinandosi con più attenzione al volume, si apprende che
in effetti si tratta di una raccolta di 10 saggi pubblicati dall’autore nella
rivista “Il Cenacolo” nel 2023, a scopo appunto divulgativo. L’audience a cui
lo scrittore, giornalista e ricercatore si rivolge è varia e spazia per età e
formazione, condizione che lo porta a cercare di unire nei modi – così come nei
temi – l’inclusività all’interesse e alla professionalità.
Si ramificano così attraverso i saggi alcune domande di
interesse e cultura generale, alternandosi con quesiti esistenziali su alcune
delle contraddizioni e degli aspetti più o meno evidenti della società, della
cultura e della religione.
In un valzer che unisce cultura pop, scienza, politica e
spiritualità, Claudio Sottocornola sfida i lettori a interrogarsi sui perché
dell’umanità, fornendo un’analisi critica e oculata delle tematiche trattate
sotto diversi punti di vista, tutti atti a stimolare il dialogo, l’ulteriore
ricerca e la curiosità. Quali sono le forme narrative adatte per la nostra
nuova società? Gli animali possono ancora essere considerati solo una fonte
proteica da inserire nel nostro piatto? Esistono forme di vita intelligenti,
oltre a noi e se sì, come la scienza trova un compromesso con la religione?
Come i gender studies possono aprirci gli occhi sul mondo contemporaneo?
L’autore prova a dare una risposta a tutti questi
interrogativi servendosi di diverse fonti e usandole in maniera puntuale per
creare una trama narrativa ricca e coinvolgente, permettendo a ciascuno di
aggrapparsi alle realtà meglio conosciute e avvicinarsi in punta di piedi alle
altre, accogliendole o scontrandosi, in un cerchio che si apre e si chiude
armonicamente senza mai risultare perentorio o saccente. Le domande vengono
affrontate analiticamente ma la risposta non risulta chiara e univoca,
permettendo a ciascuno la riflessione e la creazione interiore di una propria
versione, di una propria verità, permettendo però ai lettori di avere gli
strumenti per andare nella giusta direzione.
In un’azione che ripercorre l’attività ermeneutica dei grandi
filosofi del passato, Sottocornola cerca di unire diverse voci e di dedicare a
tutte lo spazio necessario per farle vibrare, permettendo al fil rouge
dell’eterna attesa, che pure viene subito dichiarato dal titolo biblico, di
agire indisturbato in sottofondo.
“A che punto è la notte” ci proietta in un buio metafisico,
un continuum notturno dal quale sembra difficile uscire ma non impossibile se
le tenebre vengono scalfite con la giusta luce, quella della conoscenza e
soprattutto della ricerca a cui si vuole dare una risposta.
L'AUTORE
Claudio Sottocornola (Bergamo, 1959) si è laureato
all’Università Cattolica di Milano con una tesi in Storia della teologia. Già
ordinario di Filosofia e Storia nei licei, è stato anche docente di IRC,
Materie letterarie, Scienze dell’educazione e Storia della canzone e dello
spettacolo alla Terza Università di Bergamo. Iscritto all’Ordine dei
giornalisti dal 1991, ha collaborato con diverse testate, radio e tv.
Come filosofo si caratterizza per una forte attenzione alla
categoria di interpretazione, alla cui luce indaga il mondo contemporaneo, ed
ha spesso utilizzato musica, poesia e immagini per parlare a un pubblico
trasversale, nelle scuole, nei teatri e nei più svariati luoghi del quotidiano.
È autore di numerose pubblicazioni, che coinvolgono tre aree
tematiche prevalenti: l’autobiografia intellettuale, la cultura popular
contemporanea, l’attuale crisi del sacro in Occidente e la sua possibile
rimodulazione teologico-filosofica.
Fra le opere più recenti, Saggi Pop (Marna, 2018), Parole
buone (Marna/Velar, 2020), Occhio di bue (Marna, 2021), Tra cielo e terra
(Centro Eucaristico, 2023), Così vicino, così lontano (Velar, 2023).
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