Secondo appuntamento dedicato alla presentazione del libro “Il
filo di vetro racconta”, grappoli di aneddoti legati ad una vita di lavoro all’interno
della Vetrotex Italia di Vado ligure.
Tutto quanto accaduto nel primo atto, quello del 18 aprile a Savona, è fruibile al seguente link:
https://sfoghieracconti.blogspot.com/2024/04/presentazione-del-libro-il-filo-di.html
Ma questa seconda opportunità era doverosa, giacché l’ispiratore
dell’iniziativa, Tullio Fulvio, risiede a Lucca, ed era quindi opportuno
realizzare un momento di incontro “a casa sua”, a Capannori, nel Circolo
Culturale Artemisia, che aveva ospitato nel 2023 una presentazione analoga.
Il giorno scelto è stato sabato 14 settembre.
Anche questa volta si è dimostrata compatta la squadra in
movimento da Savona sino al punto di incontro, una reunion tra ex colleghi, non
solo di carattere “savonese”, anzi, una fetta significativa aveva il marchio “Besana
Brianza”, composta cioè da persone che avevano avuto ruoli trasversali, fondamentali,
con cui è rimasto attivo un collante affettivo oggi depurato della rigidità che
certe differenze di ruolo determinavano un tempo.
Palpabile l’emozione - qualche lacrimuccia è scesa -,
tangibile la voglia di passare qualche ora insieme, per ricordare, per rivivere
momenti toccanti, per coinvolgere anche quella parte di famiglia che ha spesso “subito”
difficoltà lavorative non certo facili da comprendere.
Non farò elenchi di nomi, nei video a seguire e nelle foto sarà
facile ritrovarsi, ma mi piace sottolineare l’atmosfera che si è creata, anche
in questa occasione, tanto che il tempo è volato e si è sforato la durata prevista senza neanche accorgersene.
Il mio sondaggio fatto a posteriori su alcune moglie ha fatto
emergere che, nonostante l’argomento fosse molto specifico, a volte tecnico,
sicuramento basato su episodi chiari solo a chi li ha vissuti, la noia non è
stata una delle componenti presenti, e avere un cospicuo numero di persone attente sino
alla fine dell'evento ha rappresentato un ulteriore piccolo successo.
Tanto per riannodare le fila del contenitore letterario
proposto, evidenzio che il libro non ha trama, non è un romanzo, ma è basato sui ricordi che chi ha voluto, in piena autonomia, ha rilasciato.
Un book che, difficilmente avrà una seconda chance, ma una
porta verso la crescita è rimasta aperta, vale a dire la creazione di un libro
digitale che ha il pregio di presentare tante fotografie (in questi casi
importanti quanto le parti scritte), quelle impossibile da inserire in un
cartaceo, e poi… se qualcuno vorrà aggiungere nuovi racconti, sarà agevole
inserirli.
Il giorno dopo resta un senso di appagamento unito ad un briciolo
di spleen, perché le storie emerse riguardano un passato lontano che però
appare dietro l’angolo.
Trovare il piacere nel condividere momenti così semplici e
genuini - magari giudicati negativamente da occhi esterni - conduce alla
piacevole consapevolezza che eravamo - e siamo - anime virtuose, una bella soddisfazione
quando si arriva a questo punto del percorso!
Ma forse le immagini video renderanno meglio l’idea dell’atmosfera
di giornata.
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