"La Cura",
brano simbolo di Franco Battiato contenuto nell'album "L'Imboscata" del
1996, trascende la comune definizione di canzone d'amore per elevarsi a inno
all'amore universale e alla protezione incondizionata. Scritto con la
collaborazione del filosofo Manlio Sgalambro, questo pezzo rappresenta
uno dei vertici creativi del cantautore siciliano, unendo una melodia
avvolgente e quasi liturgica a un testo di profondissima spiritualità e poesia.
Il brano si apre con un'affermazione potente e rassicurante:
"Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi
incontrerai per la tua via". Fin dalle prime battute, si percepisce un
senso di dedizione totale, una promessa di cura che va oltre il mero sentimento
romantico. Battiato non si limita a promettere di essere presente, ma si
impegna attivamente a schermare l'altro dalle fragilità umane, dalle incertezze
esistenziali e persino dalle derive della psiche.
La lirica procede con una serie di immagini suggestive e
metafore che spaziano dal quotidiano al cosmico. Si parla di proteggere "dalle
ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo", ma anche "dall'incuria"
e dalla "crudeltà" intrinseca dell'esistenza. Questa
universalità dei pericoli da cui si promette riparo eleva il destinatario della
cura da un singolo individuo a un'entità quasi archetipica, l'anima umana
stessa. La protezione si estende al piano spirituale e intellettuale: "Sarò
il tuo rifugio contro le tempeste della tua anima, ti salverò da ogni
malinconia".
Il culmine del brano è forse racchiuso nel verso "perché sei un essere speciale, e io avrò cura di te". Questa frase, apparentemente semplice, racchiude l'essenza dell'amore incondizionato e della reverenza verso l'unicità dell'altro. Non è un amore possessivo o dipendente, ma un atto di servizio, un desiderio puro di vegliare e nutrire l'essenza dell'individuo amato. L'amore viene qui inteso come una forma di conoscenza profonda e di accoglienza totale.
Musicalmente, "La Cura" è un connubio perfetto tra
la profondità del testo e l'eleganza della melodia. L'arrangiamento, raffinato
e misurato, contribuisce a creare un'atmosfera sospesa e quasi sacra. Le
progressioni armoniche e l'uso degli archi amplificano il senso di solennità e
tenerezza, permettendo alla voce di Battiato, sempre misurata e quasi
sussurrata, di veicolare l'emozione in modo diretto e potente. Non c'è un
climax esplosivo, ma una costante intensità che cresce in modo organico,
avvolgendo l'ascoltatore in un abbraccio sonoro.
"La Cura" non è solo una canzone, ma un manifesto
filosofico sull'amore, la protezione e la dignità dell'essere umano. È un brano
che invita all'introspezione, a riflettere sul significato profondo del
prendersi cura, sia degli altri che di sé stessi. La sua atemporalità e la sua
capacità di toccare corde universali la rendono non solo uno dei brani più
amati di Battiato, ma un vero e proprio pilastro della musica d'autore
italiana.
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