Il Labirinto
Alla fine del labirinto c’era la
vita.
Il giovane e forte entrò con
impeto
pieno di attrezzi e cattiveria.
I muri dovevano cadere ...
niente lo avrebbe fermato.
Ma là regnava il buio,
i muri erano impenetrabili,
le vie tutte uguali.
La forza non servì.
Il giovane e furbo entrò, con
destrezza palese,
pieno di sogni e intelligenza.
I muri dovevano diventare
invisibili,
perché niente lo avrebbe fermato.
Ma in quel luogo l’intelligenza
inciampava,
la pressione premeva la nuca,
la luce accesa era spenta.
Niente servì.
L’uomo non più giovane, non più
forte, non più intelligente
si fermò a riflettere, ma…
non perse tempo a cercare la vita,
lui la cavalcava già’.
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