West Virginia

West Virginia
Buckhannon, West Virginia dicembre 1996

venerdì 8 gennaio 2016

Incomunicabilità, tratto dal book "Cosa resterà di me?"


La storia dell’abbinamento immagine/ parole che presento a seguire è singolare.

La fotografia: scattata da me in West Virginia nel 1996

Le parole: un giorno, partecipando ad un quesito letterario su di un forum, nacque una competizione pacifica; l’ideatrice del “gioco” fornì una decina di parole (viaggio, vita, corsa, cielo…) e il nostro compito era quello di creare un piccolo racconto che avesse senso compiuto. A me uscì una serie di pensieri che successivamente sarebbero diventati... “Incomunicabilità”: li misi in un cassetto… era il 2009. 

Ritrovai quegli appunti per caso, un paio di anni dopo e, non so come, spuntò anche la fotografia: improvvisamente legai le due cose, realizzando come quell’immagine era per me la perfetta espressione di quanto avevo scritto… e viceversa.

Il tutto finì poi, assieme ad altre storie/immagini/musiche, nel book “Cosa resterà di me?


 Incomunicabilità

La mia vita era un viaggio in salita e io non trovavo mai la velocità giusta per raggiungerti.
La tua vita era piena di ghiaccio e tu eri talmente insensibile da non  rallentare mai la tua corsa per farti raggiungere … neanche solo un momento.
Tutto questo accadeva sotto a un cielo terso, apparentemente rassicurante, ma infido.
Nascondeva situazioni avverse, ed era testimone di guerre che, solitamente, non risparmiano nessuno.
Seduti nel nostro giardino, eravamo al riparo dal male fisico, e il libro che tu stavi leggendo cercava solo sfumature rosa.
Non era quella pace assoluta che inventava il nostro deserto!
Improvvisamente il tempo cambiò, e le gocce di pioggia ti agitarono, più del dovuto.
Ma basta un attimo, e con il sole ritorna la normalità.
E se fossimo ancora seduti nel nostro giardino … ci aspetterebbe un altro assordante silenzio?






Pulp Fiction



"Pulp Fiction" è un film super famoso di Quentin Tarantino.
Non voglio tracciarne la trama, o parlare del cast, ancorché di assoluta rilevanza, ma mi interessa rivedere una delle scene che preferisco.

Il boss, impegnato nei propri affari vuol fare divertire la moglie e delega lo scagnozzo John Travolta. Sarà suo compito accompagnare Uma Thurman in un locale dove, casualmente, avrà luogo una gara di ballo.
E come fa Travolta a disertare una pista ? Impossibile.
Si abbandona con Uma ad una scenetta che, estrapolata dal contesto, perde il vero significato, ma resta comunque gustosissima da vedere .
Tra sangue, morte, droga e... tante parole, i due bravi attori sembrano isolarsi completamente, lasciandosi andare al ritmo di "You Never Can Tell", di Chuck Berry.
Si muovono come in trance, senza un'apparente comunicazione, dando l'impressione di essere lì per caso, mentre Uma approccia un John che avverte il pericolo.

Guardiamola...



Citazione:

"Una delle cose che preferisco nel raccontare storie come faccio io è dare forti emozioni: lasciare che il pubblico si rilassi, si diverta e poi all'improvviso... boom! Voglio trasportarli improvvisamente in un altro film(Quentin Tarantino, a proposito di "Pulp Fiction).