Tempesta magnetica
Immagine di Cristina Mantisi
Testo di Athos Enrile
Dalle fauci di una notte senza luna, un azzurro liquido si
svela, cascata di spettri luminosi che stillano dal cuore dell'ombra. Ogni filo
di luce è un sussurro di energia, un nervo scoperto che vibra nel silenzio
siderale. Paiono lacrime di un cielo ignoto, precipitate in un abisso di
velluto nero, o forse radici di un albero di cristallo che affonda nel nulla.
La trama densa è un fremito di scintille silenziose, un linguaggio arcano
tessuto nell'oscurità. È la bellezza fredda e inafferrabile di un fenomeno che
danza ai confini del visibile, un mistero che si manifesta in un'epifania di
blu elettrico, lasciando nell'anima un'eco di meraviglia inquieta.
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