Viaggio agli Inferi
Immagine di Cristina Mantisi
Testo di Athos Enrile
Il mare si contorce in spasmi di rosso e blu, un liquido inferno increspato da onde che sembrano lingue di fuoco danzanti. Un’imbarcazione solitaria, scura e fragile, si fa strada in questo paesaggio da incubo, fendendo le acque agitate come un’anima condannata nel suo viaggio verso l’ignoto.
Le montagne sullo sfondo si ergono cupe e minacciose, le loro cime avvolte in un crepuscolo eterno di nero e ocra, come le porte di un regno proibito. Il cielo sopra è un turbinio di colori violenti, un presagio di tempesta o forse il riflesso del fuoco che arde sotto.
Non c'è pace in questo viaggio. Ogni onda è un sussurro di disperazione, ogni ombra una presenza incombente. La barca prosegue, spinta da una forza invisibile, verso un orizzonte incerto, dove la promessa di oscurità eterna si mescola al terrore della rivelazione.
Questo non è un viaggio di speranza, ma un’immersione nel cuore di un abisso colorato e tormentato, un vero e proprio viaggio agli inferi.
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