Come molti, mi sono trovato spesso a
riflettere sull’insistenza di certe pubblicità e, non trovando risposte
immediate e chiare, ho deciso di approfondire la questione, condividendo ora le
informazioni che ho raccolto
Nel panorama mediatico contemporaneo, caratterizzato da una
saturazione di messaggi commerciali, la strategia della ripetizione
pubblicitaria continua a rappresentare un pilastro per numerosi brand.
Nonostante la reazione spesso negativa e il tentativo attivo di elusione da
parte dei consumatori – come il cambio canale televisivo o la distrazione
visiva durante gli spot online – l'efficacia di questa tattica persiste,
radicandosi in meccanismi psicologici profondi e obiettivi di marketing
strategici.
Ma perché dovrebbero funzionare informazioni noiose,
ripetitive, da qui si potrebbe facilmente “fuggire”?
I Fondamenti Psicologici della Ripetizione
Il successo della pubblicità ripetitiva affonda le sue radici
in principi psicologici consolidati. L'effetto di mera esposizione suggerisce
che la semplice esposizione ripetuta a uno stimolo neutro o inizialmente poco
gradito può portare a un aumento della sua valutazione positiva nel tempo.
Anche se un individuo non presta attivamente attenzione al contenuto di uno
spot ripetuto, la sua familiarità con il marchio e il messaggio aumenta a
livello subconscio. Questa familiarità può tradursi in una maggiore fiducia e
propensione all'acquisto nel momento decisionale.
Uno dei tanti “martellamenti” di DAZN…
Parallelamente, la ripetizione gioca un ruolo cruciale nel
processo di memorizzazione. Ogni esposizione rafforza la traccia mnemonica del
nome del marchio, del prodotto e degli slogan associati. Questo
"martellamento" informativo mira a garantire che, al momento del
bisogno o della considerazione d'acquisto, il marchio ripetutamente esposto
emerga più facilmente dalla memoria del consumatore.
Obiettivi di Marketing Strategici
Dal punto di vista del marketing, la ripetizione persegue diversi obiettivi chiave:
Creazione e mantenimento della notorietà del marchio: in un mercato competitivo, la
visibilità costante è fondamentale. La ripetizione assicura che il marchio
rimanga "top-of-mind" nel panorama mentale del consumatore,
aumentando la probabilità di essere considerato al momento dell'acquisto.
Rafforzamento del messaggio e del posizionamento: ogni ripetizione offre
l'opportunità di veicolare e rinforzare specifici attributi del prodotto,
benefici o valori del marchio. Questa coerenza comunicativa contribuisce a
definire e consolidare il posizionamento del brand nella mente del target
audience.
Raggiungimento di un pubblico ampio e diversificato: la ripetizione su diversi canali e
in orari differenti massimizza la copertura del messaggio, intercettando
segmenti di pubblico con abitudini di consumo mediatico variegate.
"Usura" della resistenza e influenza subliminale: sebbene controintuitivo,
l'esposizione continua può gradualmente diminuire la resistenza emotiva
negativa verso la pubblicità. Il messaggio, pur non essendo attivamente
elaborato, può comunque esercitare un'influenza sottile a livello subconscio.
Il paradosso del fastidio e dell'efficacia:
La reazione di fastidio e l'elusione attiva da parte di molti
consumatori rappresentano un paradosso nell'efficacia della ripetizione.
Tuttavia, è cruciale considerare che non tutti i consumatori reagiscono allo
stesso modo, e la soglia di tolleranza alla ripetizione varia
significativamente tra gli individui.
L'efficacia non si basa necessariamente sull'apprezzamento,
perché l'obiettivo primario non è l'amore per la pubblicità, ma la
memorizzazione del marchio e l'associazione con specifici bisogni o desideri.
Occorre anche dire che il subconscio è meno
"filtrante" della coscienza: anche se la mente rifiuta il messaggio,
l'esposizione ripetuta può comunque lasciare un'impronta a un livello meno
consapevole.
Quindi…
nonostante l'evoluzione delle strategie di marketing verso
forme di comunicazione più coinvolgenti e personalizzate, la ripetizione
pubblicitaria mantiene una sua validità, supportata da solidi principi
psicologici e obiettivi di marketing focalizzati sulla notorietà e sul ricordo
del marchio. Sebbene il fastidio generato sia una preoccupazione legittima, le
aziende continuano a investire in questa tattica, bilanciando il potenziale di
alienazione con i benefici in termini di visibilità e influenza a lungo termine
sul comportamento del consumatore. Comprendere questa dinamica complessa è
fondamentale per analizzare criticamente il panorama pubblicitario
contemporaneo e le sue strategie persuasive.
Le pubblicità degli anni ’70…
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