West Virginia

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Buckhannon, West Virginia dicembre 1996

lunedì 21 aprile 2014

Strafalcioni quotidiani




Nei momenti di vita quotidiana accade spesso di sentire da altri, o di esser protagonisti, di esilaranti “distorsioni” della lingua italiana.
Basta sbagliare una lettera od esprimere un concetto, distratti da altri pensieri, ed ecco uscir fuori la “barzelletta alla Totti” o quella sui "Carabinieri".
Quelle parole, se diffuse nell’ambiente in cui sono nate, diventano inizialmente 
un tormentone, e col passare del tempo si trasformano in linguaggio comune.
E’ di pochi giorni fa la brutta figura di un deputato 5 Stelle che, nell’enfasi della sua esposizione parlamentare, utilizzava la parola “circonciso” in luogo di “conciso”.
Non credo sia scarsa conoscenza della lingua, ma piuttosto l’abitudine ad utilizzare gag di personaggi pubblici, frasi che col tempo diventano usuali tra amici, e a volte ci si può dimenticare quale sia il contesto in cui vanno evitate.


Vediamo qualche esempio, rigorosamente ascoltato con le mie orecchie (ma che difficile cercare di rimanere seri, in diretta, al cospetto di certi “strafalcioni”!), che ho cercato di legare con un unico filo conduttore (la parte reale è quella in grassetto).

Qual é la causa per cui un giovane risulta essere troppo viziato?
La saggezza popolare ci corre in aiuto e così scopriamo che: ” … quel bambino lo tengono troppo nella Barbagia…”. Ma perché lo stesso giovane viziato può causare danni, a sé e agli altri, all’uscita di una discoteca? Molto semplice… ”questi ragazzi ballano dopo essersi riempiti di Tachipirigna, e quando escono sono storditi…”, e poi in macchina …”basta un’inerzia” per farsi del male! Potrebbero stare più a casa, magari guardare un film in TV, ci sono spesso delle belle pellicole, come ”Il Colosso di Prodi” e “Conad il Barbaro”, o film più impegnati come “L’albero delle zoccole”. Oppure potrebbero andare a dormire prima, in fondo ormai:”... tutti hanno un letto con le toghe” e ciò “e’ un bene per lo sterco”. Ma questi giovani hanno davanti agli occhi esempi negativi che arrivano dalla TV, e tutti voglio “togliersi uno spizio” e “uscire dal seminario”, e la loro massima aspirazione è fare soldi, magari diventando “un magnete del petrolio”.
E quando questi ragazzi tornano a casa dopo un sabato di follie, e i genitori chiedono timide spiegazioni sulla scazzottata che hanno “scritta” in volto, la risposta é sempre la stessa…”Beh, c’e’ stata un pò di Maremma…”
Ma il massimo, o meglio l’ultimo "groviglio di parole", in ordine cronologico, é un trittico.
Detto crudamente risulta così:
Nell’amplesso, non ci sono fulmini di genio e quindi occorre andare con i piedi di piuma”.
Scorporiamo e troviamo i significati originali.
Nell’amplesso significa “nel complesso”.
Fulmini di genio “ e’ l’interpolazione tra “Fulmini di guerra e Lampi di genio”.
Piedi di Piuma” significa “Piedi di Piombo”.
Insomma, immaginiamo un presidente di calcio che chiede lumi al proprio allenatore relativamente ad una sconfitta, e che questi, trovando l’alibi dell’utilizzo di qualche riserva, induca il proprio ” capo “ a sospendere momentaneamente il giudizio.
La frase diventerebbe:”Nell’insieme, non avevamo una squadra molto dotata, a causa di molte assenze, per cui bisogna essere cauti nel prendere posizioni assolute!”.

Ovvero…”con i Fulmini di genio si può vincere , e se non li hai… devi muoverti coi piedi di piuma!”



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