Contro il caos: scopriamo come le
nostre azioni quotidiane creano ordine e struttura, sfidando la naturale
tendenza al disordine
Nel nostro universo, una legge fondamentale, la Seconda Legge
della Termodinamica, ci dice che tutto tende al disordine, al caos. Immaginate
una tazza di caffè che si raffredda, o una pila di vestiti che, lasciata a sé
stessa, finisce per diventare un ammasso informe. Questo è ciò che i fisici
chiamano entropia: la misura del disordine in un sistema. Un'alta entropia
significa caos, una bassa entropia significa ordine.
Ma se il destino di ogni cosa è il disordine, come spieghiamo
la straordinaria organizzazione che vediamo attorno a noi, dalla complessità di
un albero alla precisione di un orologio? Qui entra in gioco un concetto
affascinante: l'entropia negativa, talvolta chiamata negentropia o sintropia.
L'entropia negativa non è altro che la tendenza di un sistema
a evolvere verso uno stato di maggiore ordine, organizzazione e complessità. È
una "forza" o un processo che attivamente contrasta il disordine,
creando struttura dove altrimenti ci sarebbe solo casualità.
Il luogo più evidente in cui osserviamo l'entropia negativa è
la vita stessa. Gli organismi viventi sembrano sfidare la tendenza al
disordine: nasciamo come embrioni semplici e cresciamo in esseri complessi e
altamente organizzati. Come è possibile? I sistemi viventi sono sistemi
"aperti": scambiano continuamente energia e materia con l'ambiente.
In pratica, "importano" ordine (sotto forma di energia dal cibo, ad
esempio) ed "esportano" disordine (sotto forma di calore e prodotti
di scarto). È un processo di mantenimento dell'ordine interno a spese di un
aumento del disordine nell'ambiente circostante.
Ma l'entropia negativa non è solo un concetto da laboratorio
o da manuale di biologia. È profondamente radicata nella nostra vita quotidiana,
in azioni che compiamo quasi senza pensarci:
- Riordinare
la casa: dopo
una settimana di lavoro, la nostra casa tende a diventare un cumulo di
oggetti fuori posto. L'atto di riordinare, di rimettere ogni cosa al suo
posto, è un'applicazione diretta dell'entropia negativa. Investiamo tempo
ed energia per trasformare il caos in ordine.
- Cucinare: pensiamo a quando prepariamo un
pasto. Partiamo da ingredienti sparsi e disorganizzati: una verdura, un
pezzo di carne, delle spezie. Seguendo una ricetta (che è un'informazione
organizzata), e usando energia (il calore del fornello), trasformiamo
questi elementi in un piatto strutturato e armonioso. Stiamo creando
ordine dal disordine.
- Prenderci
cura di noi stessi: il nostro corpo è una macchina complessa che richiede un
rifornimento costante di energia (cibo, acqua, riposo) per mantenere la
sua straordinaria organizzazione. Senza questo apporto continuo, il corpo
tenderebbe rapidamente al disordine e alla decomposizione. Mangiando, ci
nutriamo di "entropia negativa" per sostenere la nostra
struttura biologica.
- Apprendere
e studiare: quando
studiamo una nuova materia o acquisiamo nuove competenze, stiamo
organizzando le informazioni nella nostra mente. Passiamo da uno stato di
incertezza e scarsa informazione a uno di maggiore chiarezza e struttura
concettuale. È un processo che richiede energia mentale, ma che riduce il
"disordine" nella nostra comprensione del mondo.
- Mantenere
un giardino: un
giardino non curato diventa rapidamente incolto e selvaggio. L'atto di
piantare, potare e irrigare è un continuo sforzo per contrastare questa
tendenza naturale, mantenendo un ambiente ordinato e produttivo.
- Organizzare il lavoro o i file digitali: che si tratti di classificare documenti in ufficio o di organizzare i file sul nostro computer, lo sforzo di creare sistemi di archiviazione e categorie è un modo per evitare il caos e aumentare l'efficienza. È l'entropia negativa che ci permette di trovare rapidamente ciò di cui abbiamo bisogno.
È importante sottolineare che l'entropia negativa non
contraddice la Seconda Legge della Termodinamica a livello universale. Se un
sistema locale diventa più ordinato, lo fa sempre a spese di un aumento del
disordine altrove nell'universo. L'energia che usiamo per riordinare la casa,
per esempio, viene dissipata nell'ambiente sotto forma di calore, aumentando
l'entropia complessiva dell'universo.
In sintesi, l'entropia negativa è un concetto potente che ci
aiuta a comprendere come, attraverso l'investimento di energia e l'applicazione
di informazione, possiamo creare e mantenere ordine e complessità in sistemi
aperti come gli esseri viventi e, in modo molto più tangibile, nelle nostre
stesse vite. È la forza che ci spinge a organizzare, a costruire, a imparare e
a crescere, trasformando il potenziale disordine in armonia.
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