Il 10 settembre 1979 segna un momento di svolta nella carriera di Franco Battiato con la pubblicazione dell'album L'era del cinghiale bianco. Dopo anni dedicati a un'intensa sperimentazione musicale, che lo aveva visto muoversi tra avanguardia e musica colta, con questo disco Battiato opera un ritorno a sonorità più accessibili, pur mantenendo intatta la profondità dei suoi testi e la sua ricerca spirituale.
Il titolo dell'album e della sua celebre title-track non è
casuale. Il "cinghiale bianco" è un simbolo che Battiato ha tratto da
antiche tradizioni, in particolare dalla mitologia celtica e da quella
induista. In queste culture, il cinghiale bianco non è un semplice animale, ma
un'entità che rappresenta la conoscenza spirituale, la luce, e la possibilità
di superare il karma.
L'espressione "L'era del cinghiale bianco" si riferisce a un'età mitologica, un tempo di saggezza e illuminazione che Battiato auspica ritorni, in netto contrasto con l'alienazione e il consumismo della società contemporanea.
L'album esplora una varietà di temi cari a Battiato,
mescolando liriche che uniscono ironia e profonda riflessione. Oltre alla
title-track, brani come "Stranizza d'amuri" (cantato in
siciliano) e "Il re del mondo" testimoniano il percorso
dell'artista.
Il disco segna l'inizio della collaborazione con il
violinista e compositore Giusto Pio, che firmerà gli arrangiamenti dei
successivi e celeberrimi album della "trilogia della consapevolezza"
di Battiato, come Patriots, La voce del padrone e
L'arca di Noè.
Nonostante la canzone "L'era del cinghiale bianco"
non abbia inizialmente raggiunto le vette delle classifiche, l'album nel suo
complesso è stato un successo e ha segnato l'inizio del periodo più
commercialmente fruttuoso di Battiato, in cui ha saputo unire la sua anima
sperimentale a una sensibilità pop raffinata, conquistando un pubblico sempre
più vasto.
L'era del cinghiale bianco è considerato uno degli album che ha contribuito a definire il genere del cantautorato italiano, aprendo nuove strade e dimostrando che era possibile unire testi colti e ricercati a una musica di grande impatto.
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