Roma, 28 settembre 2025 - Il mondo del giornalismo sportivo è in lutto per la
scomparsa di Carlo Sassi, storico
volto della Rai e pioniere nell'introduzione della moviola in televisione,
venuto a mancare ieri, 28 settembre 2025, all'età di 95 anni.
Carlo Sassi (Milano, 1º ottobre 1929 – 28 settembre 2025) è
stato un innovatore che ha radicalmente cambiato il modo di raccontare il
calcio e lo sport sul piccolo schermo. La sua carriera è indissolubilmente
legata all'introduzione, a partire dal 1967, del rivoluzionario strumento della
moviola all'interno della trasmissione "La Domenica Sportiva".
L'uso del replay per analizzare, con rigore e
professionalità, gli episodi controversi delle partite, è stata una sua
intuizione che ha segnato un'epoca. Per decenni, Sassi ha accompagnato milioni
di telespettatori, offrendo una prospettiva critica e basata sull'evidenza
filmata, rendendolo un punto di riferimento imprescindibile nel dibattito
calcistico post-partita.
Il suo approccio, pur suscitando talvolta dibattiti con la
stampa sportiva dell'epoca, preoccupata di vedere smentiti i propri resoconti,
ha elevato il livello dell'analisi sportiva televisiva, portando maggiore
trasparenza e chiarezza nelle decisioni arbitrali più discusse.
La Rai, per cui ha lavorato per gran parte della sua
carriera, ha espresso profondo cordoglio per la perdita di un professionista
che ha lasciato un segno indelebile nella storia del giornalismo sportivo
italiano. Sassi, inoltre, era noto anche per essere un grande appassionato
della Cremonese, di cui era diventato sostenitore per la forte amicizia con lo
storico presidente Domenico Luzzara.
Con la scomparsa di Carlo Sassi, l'Italia perde non solo un
giornalista di grande levatura, ma anche un vero e proprio pioniere della
comunicazione sportiva. La sua eredità, incarnata oggi in tutte le moviole e i
replay che sono parte integrante di ogni programma sportivo, continuerà a
vivere.
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