West Virginia

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Buckhannon, West Virginia dicembre 1996

sabato 27 settembre 2025

L'eterna ribelle: buon compleanno a Brigitte Bardot, la musa che creò la donna moderna

 

Il 28 settembre è la data di nascita di Brigitte Bardot (Parigi, 1934), l'attrice, cantante e modella francese che ha segnato profondamente la cultura popolare e il cinema del dopoguerra. Nata a Parigi nel 1934, l'attrice, cantante e icona di stile non è stata solo una diva, ma una vera e propria forza della natura che ha ridefinito la femminilità e la libertà nel XX secolo.

Oggi celebriamo la donna che, a soli 38 anni, ha avuto il coraggio di voltare le spalle alla fama planetaria per dedicare la sua vita a una causa più grande, consacrandosi alla difesa degli animali.

Prima di diventare l'attivista appassionata, c'era l'attrice che ha sconvolto l'immaginario collettivo. La carriera di Bardot decolla ufficialmente nel 1956 con il film del suo allora marito, Roger Vadim, "E Dio creò la donna" (Et Dieu... créa la femme).

La pellicola fu un vero e proprio manifesto. L'interpretazione di Bardot nei panni di un'adolescente disinvolta e sensuale, che viveva la sua libertà sessuale senza sensi di colpa, fece di lei l'incarnazione di una nuova era: la "sex kitten" che anticipava la rivoluzione sessuale degli anni '60. Il suo corpo, i suoi capelli biondi scarmigliati e il suo savoir-faire sfrontato frantumarono i canoni di bellezza e moralità dell'epoca.

Sebbene "E Dio creò la donna" sia stato il suo trampolino di lancio, la Bardot ha lasciato un segno indelebile in numerosi capolavori del cinema d'autore:

  • "La Verità" (La Vérité, 1960) di Henri-Georges Clouzot, dove dimostrò un'inaspettata capacità drammatica, che le valse il David di Donatello per la migliore attrice straniera.
  • "Il disprezzo" (Le Mépris, 1963) di Jean-Luc Godard, un film simbolo della Nouvelle Vague che la vede protagonista accanto a Michel Piccoli, in una delle rappresentazioni più intense e malinconiche dell'amore e della disillusione.
  • "Viva Maria!" (1965), una commedia avventurosa di Louis Malle dove fece coppia con un'altra leggenda francese, Jeanne Moreau.

Nel 1973, all'apice della fama, Brigitte Bardot prese una decisione che scioccò il mondo del cimena: il ritiro dalle scene. Abbandonò Hollywood, Saint-Tropez e le luci della ribalta per dedicarsi interamente a ciò che definì la sua vera vocazione: la difesa degli animali.

La sua celebre frase, "Ho donato la mia giovinezza e la mia bellezza agli uomini, ora dono la mia saggezza e la mia esperienza agli animali", riassume perfettamente la sua seconda vita.

Fonda la Fondation Brigitte Bardot e negli anni successivi utilizza la sua voce e la sua notorietà per campagne contro la caccia, lo sfruttamento degli animali e il commercio di pellicce. Le sue prese di posizione, talvolta controverse e schiette, non hanno mai messo in discussione la sua passione e il suo impegno incrollabile per i diritti degli animali.

Oggi, la sua eredità va ben oltre i 45 film girati: Brigitte Bardot rimane l'emblema di una donna che ha saputo imporre la propria libertà, prima sullo schermo e poi nella vita, dimostrando che la vera icona è colei che non ha paura di cambiare il mondo, anche rinunciando a una corona.

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