Il 18 settembre 1964, le televisioni americane si illuminarono per la prima volta con un'immagine destinata a rimanere impressa nella storia della cultura pop: la lugubre e affascinante sigla de "La Famiglia Addams".
A dispetto del
suo aspetto macabro, questa sitcom in bianco e nero conquistò immediatamente il
pubblico, proponendo un'inversione comica delle tradizionali dinamiche
familiari.
Creata da Charles Addams, un talentuoso vignettista del New Yorker, la serie portava in vita i personaggi che per decenni avevano popolato le sue strisce a fumetti. Gli Addams, pur vivendo in una casa piena di trappole, creature bizzarre e aggeggi inquietanti, erano una famiglia straordinariamente unita e amorevole. L'umorismo della serie derivava proprio dal loro approccio disinvolto e positivo a tutto ciò che per gli altri era terrificante o strano.
Il successo della serie fu in gran parte dovuto
all'eccezionale alchimia del cast:
- Gomez
Addams (John
Astin): un patriarca appassionato, sempre pronto a lottare con la spada o
a baciare con trasporto la sua amata Morticia.
- Morticia
Addams (Carolyn
Jones): un'elegante e affascinante matriarca, dedita al giardinaggio (con
rose senza boccioli) e a conversazioni in francese.
- Mercoledì (Lisa Loring) e Pugsley
(Ken Weatherwax): i due figli, con una passione per il macabro e giochi a
dir poco singolari.
- Zio
Fester (Jackie
Coogan): il bizzarro zio, capace di accendere una lampadina in bocca.
- Nonna
Addams (Blossom
Rock): la nonna "stregona" della famiglia.
- Lurch (Ted Cassidy): il gigantesco
maggiordomo, con la sua inconfondibile voce roca.
- Mano (Thing): una mano vivente e senziente che si muoveva in un modo sorprendentemente espressivo.
Sebbene la serie sia durata solo due stagioni, la sua
influenza è stata enorme. "La Famiglia Addams" ha generato
numerosi remake, film per il cinema, cartoni animati e persino un musical di
successo a Broadway. L'immagine di questa famiglia "anormale" ma
felicemente unita ha dimostrato che la felicità non si misura con gli standard
convenzionali.
A quasi sessant'anni dalla sua prima messa in onda, la sua storia continua a risuonare, ricordandoci che la diversità è un valore e che a volte, per essere veramente se stessi, bisogna abbracciare anche il lato più oscuro (e divertente!) della vita.

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