Il 24 settembre 1959, nel pieno boom economico,
fece la sua comparsa un piccolo, grande miracolo televisivo destinato a
diventare un'icona nazionale: lo Zecchino d'Oro.
Non era un semplice concorso, ma una vera e propria festa
della musica dedicata ai bambini, un'idea geniale e innovativa per l'epoca.
Nata da un'intuizione del giornalista e autore televisivo Cino Tortorella,
la manifestazione voleva dare voce all'innocenza e alla fantasia dei più
piccoli, trasformando le loro emozioni in canzoni.
La prima edizione non andò in onda dai grandi studi
Rai, ma dal Teatro dell'Arte di Milano. Cino Tortorella, che avrebbe
accompagnato il festival per decenni nei panni del Mago
Zurlì, ne fu il presentatore e l'anima. Quattordici brani si
sfidarono, interpretati da piccoli cantanti in erba, in un clima di gioia e
spontaneità che da subito catturò il cuore del pubblico.
A trionfare in quell'edizione pionieristica fu una canzone
che sarebbe rimasta impressa nella memoria collettiva: "Lettera a Pinocchio", cantata da Loredana Taccani. Scritta da Mario
Panzeri, il brano era un delicato invito al famoso burattino a non mentire, un
messaggio semplice e universale che ne decretò il successo.
Un fenomeno che supera il tempo
Lo Zecchino d'Oro si impose immediatamente come un evento
culturale e sociale. Ogni anno, intere famiglie si radunavano davanti al
televisore per scoprire le nuove canzoni, per tifare per i piccoli interpreti e
per ascoltare melodie che spesso celavano dietro la loro apparente semplicità
messaggi profondi. La manifestazione divenne presto il simbolo di un'infanzia
spensierata e di valori come l'amicizia, la famiglia e la solidarietà.
Dal 1961, l'organizzazione dell'evento fu affidata all'Antoniano
di Bologna, con la direzione artistica di Padre Berardo Rossi. Fu l'inizio di
una collaborazione che dura ancora oggi e che ha fatto dello Zecchino d'Oro non
solo uno show, ma anche un veicolo di beneficenza attraverso la campagna
"Fiori per un sì".
Quella prima trasmissione del 1959 fu solo l'inizio di una
storia lunga e ricca di successi. Lo Zecchino d'Oro ha saputo rinnovarsi pur
rimanendo fedele alla sua missione originaria: far cantare i bambini,
intrattenere le famiglie e, anno dopo anno, regalarci una piccola, preziosa
lezione di vita.
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