West Virginia

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Buckhannon, West Virginia dicembre 1996

lunedì 15 settembre 2025

L'ultimo sipario di una dea: 16 settembre 1977, il mondo piange Maria Callas


Il 16 settembre 1977, in un discreto appartamento di Avenue Georges Mandel a Parigi, si spegneva Maria Callas, la donna che aveva incarnato come nessun'altra il dramma, la passione e la perfezione dell'opera. La sua morte, avvenuta all'età di 53 anni, fu l'ultimo tragico atto di una vita che era stata, a sua volta, un'opera d'arte.

Per il mondo, Maria Callas era semplicemente "La Divina". Non era solo una cantante, ma una forza della natura che ha rivoluzionato il bel canto. La sua voce, un "soprano drammatico d'agilità", era in grado di passare con disinvoltura dal registro di coloratura a quello più profondo e drammatico. Nonostante le critiche occasionali per un timbro non sempre uniforme, la sua tecnica ineguagliabile e, soprattutto, la sua capacità di interpretazione la rendevano unica. Maria Callas non cantava un personaggio, lo diventava. Le sue performance non erano esecuzioni, ma vere e proprie immersioni nell'anima dei personaggi, da una fragile Violetta ne La Traviata a una tragica Norma di Bellini o a una vendicativa Medea.

La sua carriera fu un susseguirsi di trionfi clamorosi, che la portarono a essere l'artista più celebrata nei teatri più prestigiosi del mondo, dalla Scala di Milano al Metropolitan di New York. Ma il successo artistico si intrecciava inesorabilmente con una vita personale tormentata. Dalle difficili relazioni familiari alla trasformazione fisica, fino alla passione travolgente e distruttiva con l'armatore greco Aristotele Onassis. Il loro legame, seguito con morbosità dalla stampa di tutto il mondo, finì bruscamente quando lui la lasciò per sposare Jacqueline Kennedy. Un colpo che Maria non superò mai del tutto, e che la portò a un progressivo allontanamento dalle scene.

Negli ultimi anni, la sua voce, un tempo potente e sicura, iniziò a mostrare segni di declino, costringendola a ritirarsi gradualmente dalle esibizioni. I tentativi di un ritorno sulle scene, come la serie di concerti con il tenore Giuseppe Di Stefano, si conclusero con un misto di rimpianto e nostalgia. Il suo ritiro definitivo fu un atto silenzioso e doloroso. Gli ultimi anni, trascorsi in solitudine nel suo appartamento parigino, furono segnati dal dolore per la perdita di Onassis e per la consapevolezza che la sua arte, come il suo amore, era arrivata alla fine.

La morte di Maria Callas ha sancito la fine di un'epoca. Oggi, la sua leggenda continua a vivere attraverso le sue registrazioni, che restano un punto di riferimento insuperabile per chiunque si avvicini all'opera. Lei non è stata solo una cantante, ma un'icona di passione, fragilità e forza, un'artista che ha saputo rendere il canto un'esperienza umana e universale, destinata a non morire mai.

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