Il 10 ottobre 1970 era sabato, e fu l’inizio di una
delle edizioni più memorabili di Canzonissima, il celebre varietà
abbinato alla Lotteria di Capodanno, segnando un vero e proprio spartiacque
nella storia del costume e della cultura popolare italiana.
A condurre il programma quell'anno, in un sodalizio destinato a rimanere nella memoria collettiva, c'erano due miti della TV nazionale: il veterano e rassicurante Corrado e una nuova, travolgente forza della natura, Raffaella Carrà.
Sebbene Canzonissima fosse già un appuntamento fisso e
amatissimo dal pubblico, l'edizione del 1970 è passata alla storia per aver
lanciato definitivamente nell'Olimpo dello spettacolo la stella di Raffaella
Carrà.
Il suo arrivo fu una ventata di freschezza rivoluzionaria.
Raffaella non era solo un'abile showgirl; era moderna, disinvolta e dotata di
un'energia contagiosa. La sua performance d'apertura, e in particolare il suo
modo di ballare il "Tuca Tuca" (che avrebbe debuttato nelle
settimane successive), rompeva gli schemi della televisione dell'epoca,
introducendo un elemento di liberazione e spregiudicatezza gioiosa.
Già dalla prima puntata, la Carrà dimostrò di saper coniugare
il talento canoro e di ballerina con una presenza scenica magnetica, capace di
incantare l'intera nazione. La sua figura, unita ai suoi look innovativi, divenne
immediatamente un modello di emancipazione e di rottura con il rigido moralismo
del tempo.
Il successo di Canzonissima 1970 si basò su un mix
vincente, fatto da diversi ingredienti. In primis la sapiente regia di
Antonello Falqui, che seppe equilibrare la professionalità ironica di Corrado
con l'esplosività di Raffaella, creando un duo perfetto per il pubblico di
tutte le età.
Il programma mantenne la sua formula di gara canora che
vedeva sfidarsi i maggiori artisti italiani, con l'attesa spasmodica del voto
del pubblico che decreterà poi il vincitore.
Il legame con la Lotteria Italia garantiva un'audience
altissima, trasformando il varietà in un vero e proprio rito collettivo.
L'impatto culturale di questa edizione fu enorme: la televisione si fece più audace e i tormentoni lanciati dal programma non furono solo hit musicali, ma veri e propri fenomeni di costume. La prima puntata del 10 ottobre 1970 diede il via a un percorso che avrebbe consacrato Raffaella Carrà come la "Regina della TV" e avrebbe definito per sempre il modello del grande varietà italiano.

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