Il 18 ottobre 1926 nasceva a St. Louis, Missouri
(USA), Charles Edward Anderson Berry, un nome che sarebbe risuonato
nella storia della musica con la potenza di un riff elettrico: Chuck Berry. La sua nascita è stata il
preludio all'arrivo di uno degli artisti più influenti del XX secolo,
universalmente riconosciuto come l'architetto che ha plasmato il suono e
l'atteggiamento del rock and roll.
Chuck Berry non ha inventato la chitarra elettrica, né il
blues, ma ha avuto il merito storico di fondere il Rhythm and Blues
(R&B) e il Country, dando vita a un genere nuovo, dinamico e
irresistibile: il Rock and Roll.
La musica di Chuck Berry si distingueva per elementi profondamente rivoluzionari e la sua impronta sul rock and roll è indelebile, grazie innanzitutto ai suoi riff incisivi, assoli e introduzioni che, come il celebre "duckwalk", erano tecnicamente brillanti e immediatamente riconoscibili; al contempo, i suoi testi narrativi raccontavano storie vivaci e dettagliate della vita adolescenziale, delle automobili veloci e della cultura popolare americana, rendendo il rock and roll accessibile e comprensibile a un pubblico giovane, e infine, la sua travolgente presenza scenica lo rese un maestro nell'unire musica e spettacolo, trasformando ogni concerto in un'esperienza visiva indimenticabile, celebre proprio per la sua caratteristica camminata "a papera" o duckwalk.
Tra le sue composizioni, alcune sono considerate vere e
proprie pietre miliari del genere e ne definiscono la grammatica musicale.
- "Johnny B. Goode" (1958): spesso citata come l'epitome del
rock and roll, questa canzone è l'unica opera di rock and roll a essere
stata inclusa nel Voyager Golden Record, inviato nello spazio dalla NASA,
a simboleggiare l'apice della creatività musicale umana.
- "Roll Over Beethoven" (1956): un inno
generazionale che dichiarava il rock and roll come la nuova forza
culturale, superando i generi musicali classici.
- "Maybellene" (1955): il suo primo grande successo
commerciale, un'energica miscela di country e R&B che segnò
ufficialmente l'inizio del genere.
L'impatto di Chuck Berry è incommensurabile. Artisti come i Beatles,
i Rolling Stones (che ripresero diverse sue canzoni), e innumerevoli altri
chitarristi e band, hanno riconosciuto in lui il loro maestro fondamentale.
Keith Richards dei Rolling Stones, in particolare, ha sempre venerato Berry
come la sua principale ispirazione.
La sua visione musicale e la sua capacità di catturare lo
spirito ribelle della gioventù lo hanno reso immortale, confermandolo come la
figura che ha fornito al rock and roll non solo le sue canzoni, ma la sua
stessa anima.


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