Oggi, 6 ottobre, ricorre l'anniversario della
scomparsa di una delle figure più titaniche della storia del cinema. Se c'è un
nome che evoca l'immagine della vera, indomita star di Hollywood, quella è Bette Davis.
Nata Ruth Elizabeth Davis (1908-1989), non era la classica
bellezza bionda e zuccherosa che i produttori avrebbero voluto. Era molto di
più: era una forza della natura, un'artista di talento smisurato i cui occhi
grandi e penetranti potevano esprimere in un istante la vulnerabilità più
profonda o la crudeltà più tagliente.
Bette Davis è diventata un'icona non solo grazie ai suoi
film, ma anche per la sua personalità. Fu una delle prime attrici a lottare
ferocemente contro il rigido "Studio System" di Hollywood, in
particolare contro la Warner Bros., che spesso le imponeva ruoli che riteneva
indegni. Questa sua testardaggine e il suo rifiuto di essere un semplice
ornamento la portarono a scegliere personaggi complessi, schietti e spesso
"difficili"—donne che rompevano le regole, pagando le conseguenze, ma
restando indimenticabili.
Non a caso, il suo successo arrivò proprio interpretando questi ruoli "poco amabili", che a lei interessavano ben più delle eroine perfette.
La sua grandezza è sigillata da due Premi Oscar come Miglior
Attrice Protagonista, un risultato raggiunto in un'epoca in cui le attrici di
carattere non avevano vita facile.
Il primo arrivò nel 1936 per Paura d'amare (Dangerous),
dove interpretava un'attrice alcolizzata e autodistruttiva. Fu proprio in
quell'occasione che, secondo la leggenda, Bette Davis diede il soprannome al
premio: guardando la statuetta, avrebbe esclamato che somigliava al suo primo
marito, Harmon Oscar Nelson. E così, è nato il nome "Oscar"!
Il secondo trionfo giunse nel 1939 per Figlia del vento (Jezebel), un dramma in costume dove è la ribelle Julie Marsden, che osa presentarsi a un ballo in un abito scandalosamente rosso, sfidando la società benpensante. È l'apice della Bette Davis "forte e fragile", un connubio perfetto di passione e orgoglio.
Nonostante i due Oscar, le sue interpretazioni più celebri
per il pubblico di oggi sono spesso quelle che non le portarono la statuetta,
ma che la consacrarono come leggenda assoluta:
Eva contro Eva (All About Eve, 1950): chi può dimenticare la sua Margo
Channing, la star di Broadway brillante ma paranoica che si scontra con
l'ambizione della giovane Eve Harrington? La sua performance è una lezione di
recitazione, tanto da farle vincere il Premio come Miglior Attrice al Festival
di Cannes.
Che fine ha fatto Baby Jane? (What Ever Happened to Baby Jane?,
1962): qui, Bette
Davis si calò nei panni della terrificante "Baby Jane" Hudson,
regalandoci uno dei personaggi più inquietanti della storia del cinema. Il film
è famoso anche per la sua acerrima e reale rivalità con la co-protagonista Joan
Crawford, un duello di dive che è diventato esso stesso leggenda hollywoodiana.
Bette Davis non era interessata alla bellezza effimera; era interessata alla verità del personaggio. Per questo motivo, la sua carriera è durata ben oltre quella di molte sue contemporanee, restando fino alla fine una delle attrici più influenti e celebrate del cinema mondiale, prima di spegnersi proprio in questa data, il 6 ottobre 1989.
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