West Virginia

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Buckhannon, West Virginia dicembre 1996

lunedì 8 dicembre 2025

9 dicembre 1978: l'anarchia scende in pista. "Triangolo" di Renato Zero conquista la vetta

 

Il 9 dicembre 1978, Renato Zero con l'irriverente "Triangolo", raggiunse il primo posto, consacrando un inno pop che parlava apertamente di trasgressione e libertà. Un trionfo che non solo certificava la definitiva consacrazione del "Re dei Sorcini", ma che segnava anche un punto di non ritorno per il costume e la cultura pop italiana.

Renato Zero era all'apice della sua fase più iconoclasta e commercialmente esplosiva. Dopo anni di gavetta in cui la sua figura androgina, i costumi sfarzosi e la sua carica provocatoria venivano accolti con sospetto, il 1978 fu l'anno del suo decisivo sfondamento nel mainstream. L'album Zerofobia aveva già seminato successi, ma fu l'arrivo dell'LP Zerolandia a far decollare la sua fama, portando con sé un brano destinato a diventare leggenda.

Il successo di "Triangolo" non fu casuale. Il brano, con il suo irresistibile groove funk-disco, cavalcava perfettamente l'onda della Disco Fever che aveva invaso il mondo. Ma a renderlo un fenomeno unico era il testo.

La canzone dipinge con ironia e cinismo la scena di un complesso rapporto a tre:

"...Tu, mi piaci tu, ma non lo sai, non lo sai. E in quel letto con lei ci sto, ci sto perché..."

Con una melodia che ti costringeva a ballare, Zero metteva in piazza dinamiche relazionali solitamente tabù: tradimento, ambiguità sessuale, il desiderio che si nasconde dietro l'apparenza. La sua interpretazione era un'opera teatrale in sé, con quella sua capacità unica di passare dal sussurro alla bordata vocale, trasformando un pezzo pop in un manifesto di dissidenza emotiva.

Renato Zero, con il suo trucco, i suoi lustrini e la sua totale assenza di paura nel rappresentare le zone d'ombra dell'amore e del sesso, divenne l'idolo di chiunque si sentisse "diverso" o incompreso.

Il primo posto in classifica, oltre alla vittoria di una canzone, rappresentò il riconoscimento di un artista che aveva saputo usare la leggerezza della disco music per veicolare messaggi profondi, trasformando l'osservazione sociale in un'esplosione liberatoria da ballare. A 47 anni di distanza, "Triangolo" resta uno dei suoi brani più rappresentativi e uno degli inni più potenti della musica italiana anni Settanta.






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