L'Entropia: dal rigore scientifico al
caos quotidiano
In termodinamica, una cosa chiamata entropia ci dice
quanto è "disordinato" un sistema, guardando le piccolissime parti
che lo compongono (come atomi e molecole). Più "scombinate" sono le
piccole parti, maggiore è l'entropia
Ma al di là della sua definizione scientifica, l'entropia si manifesta in modi sorprendentemente familiari nella nostra vita di tutti i giorni, come quella forza invisibile che trasforma l'ordine in disordine. Esploriamo insieme questa prospettiva "caotica" dell'entropia.
Rientra nella quotidianità provare quella strana sensazione
per cui un attimo prima la casa è ordinata e splendente, e un attimo dopo
sembra essere stata visitata da una folata di vento dispettosa. Come mai quella
pila di magliette piegate con cura, misteriosamente, si è trasformata in un
ammasso informe nell’armadio? Ecco, quella è l'entropia al lavoro: la tendenza
naturale delle cose a passare da uno stato di ordine a uno di disordine, da una
configurazione più improbabile a una più probabile.
L'armadio ribelle: un esempio di entropia domestica
Prendiamo proprio l'esempio dell'armadio. Quando pieghiamo i
vestiti e li sistemiamo con cura, stiamo creando uno stato di bassa entropia:
ogni capo ha il suo posto, è facile trovarlo, c'è un certo grado di
organizzazione. Tuttavia, la vita di tutti i giorni introduce
"energia" nel sistema: indossiamo i vestiti, li togliamo, a volte li
riponiamo frettolosamente. Ci sono molti più modi possibili per i vestiti di
essere disordinati che per essere perfettamente ordinati. Una maglietta può
essere appoggiata sulla sedia, una calza sotto il letto, un paio di pantaloni
stropicciati in un angolo. Ogni azione, anche la più piccola, ha molte più
probabilità di portare il sistema verso uno stato di maggiore disordine.
Perché il caos sembra vincere sempre?
La ragione di questa "vittoria" del caos sta nel numero di possibilità. Immaginate di lanciare in aria un mazzo di carte perfettamente ordinato. Quante sono le possibili sequenze disordinate in cui le carte possono ricadere? Innumerevoli! Quante sono le sequenze perfettamente ordinate? Solo una. È statisticamente molto più probabile che il risultato sia disordinato.
Allo stesso modo, ci sono infiniti modi in cui i nostri
oggetti possono essere sparsi per casa, ma solo un numero limitato di modi in
cui possono essere perfettamente in ordine. I processi spontanei, quelli che
avvengono senza un nostro intervento attivo, tendono a muoversi verso lo stato
con il maggior numero di configurazioni possibili, che è lo stato di maggiore
disordine, ovvero maggiore entropia.
Oltre il disordine fisico: l'entropia nella vita di tutti i giorni
L'entropia non si manifesta solo nel disordine fisico. Possiamo vederla all'opera anche in altri aspetti della nostra vita:
Le conversazioni: una discussione può iniziare in modo ordinato, con un
argomento specifico, ma facilmente degenera in divagazioni, interruzioni e alla
fine un "caos" di argomenti intrecciati.
La memoria: i ricordi tendono a sbiadire e a diventare meno nitidi nel
tempo, perdendo la loro "organizzazione" iniziale. Dimenticare
dettagli è una forma di aumento dell'entropia dell'informazione nel nostro
cervello.
Le relazioni: anche le relazioni, se non curate e "ordinate" con attenzione, possono scivolare verso il disaccordo e la confusione.
Lottare controcorrente: l'ordine come sforzo attivo
Contrastare la naturale spinta verso il disordine (l'entropia) richiede un investimento costante di energia, che si traduce in azioni concrete come pulire casa, riordinare l'armadio, focalizzare una conversazione o sforzarsi di ricordare un dettaglio.
Un sorriso al caos quotidiano
In fondo, l'entropia è una legge fondamentale della natura.
Anche se a volte può essere frustrante vedere il disordine riapparire
inesorabilmente, è anche un promemoria del dinamismo del mondo che ci circonda.
Forse, invece di combattere costantemente contro questa forza, possiamo
imparare a conviverci, apprezzando i momenti di ordine come conquiste
temporanee in un universo che tende naturalmente al caos. E magari, concederci
un sorriso di fronte alla consapevolezza che il disordine sul nostro tavolo è
solo la manifestazione quotidiana di una delle leggi più profonde della fisica!
Ma se l'universo tende in via naturale inesorabilmente verso la massima entropia, esiste un punto finale di non ritorno? Beh, la "morte termica" è lo scenario descritto dagli scienziati, un orizzonte così lontano da rendere quasi astratta la sua immaginazione. Eppure, persino il disordine che ritroviamo in casa ogni giorno è un piccolo eco di questa inesorabile legge cosmica.
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