West Virginia

West Virginia
Buckhannon, West Virginia dicembre 1996

venerdì 28 novembre 2025

29 novembre 1970: Battisti vola in vetta con "Anna", la canzone della malinconia perfetta

 

Il 29 novembre 1970 segna una data d'oro per la musica italiana: il singolo "Anna" di Lucio Battisti conquista la vetta della classifica dei 45 giri più venduti in Italia. Un successo che non era solo un'affermazione commerciale, ma la conferma del genio di un artista capace di innovare radicalmente il pop melodico italiano.

Come sempre, dietro al successo c'era il sodalizio inossidabile tra Battisti e il paroliere Mogol. Il brano "Anna" (pubblicato sul lato A del 45 giri, con "Emanuela" sul lato B) è un capolavoro di essenzialità e sentimento.

Mogol dipinge il ritratto di una donna lontana e irraggiungibile, una figura che sembra esistere solo nel ricordo o nel desiderio, rappresentando la malinconia tipica delle grandi ballate sentimentali.

La semplicità e l'immediatezza del testo di Mogol si sposano perfettamente con la linea melodica di Battisti: una composizione chitarristica dolce, ma sostenuta da un arrangiamento orchestrale ricco e sofisticato, che ne amplifica l'impatto emotivo.

"Anna" arrivò in un momento cruciale della carriera di Battisti. Dopo aver dominato le classifiche con brani più ritmati e pop come "Acqua azzurra, acqua chiara" e aver esplorato il lato più rock con "Mi ritorni in mente", "Anna" dimostrò la sua maestria nel campo della ballata intensa e introspettiva.

Questo successo segnò la consacrazione definitiva di Battisti come l'artista italiano di riferimento degli anni '70, capace di mescolare sonorità internazionali con la tradizione melodica italiana, rendendola moderna e irresistibile per un pubblico vastissimo. La sua permanenza in classifica confermò che l'epoca delle grandi canzoni d'autore, personali e ricche di atmosfera, era pienamente iniziata.

Il 29 novembre 1970, quindi, diventa la celebrazione di una canzone che, ancora oggi, rimane uno dei momenti più intensi e amati del repertorio di Lucio Battisti.







Nessun commento:

Posta un commento