Il 29 novembre 1970 segna una data d'oro per la musica italiana: il singolo "Anna" di Lucio Battisti conquista la vetta della classifica dei 45 giri più venduti in Italia. Un successo che non era solo un'affermazione commerciale, ma la conferma del genio di un artista capace di innovare radicalmente il pop melodico italiano.
Come sempre, dietro al successo c'era il sodalizio
inossidabile tra Battisti e il paroliere Mogol. Il brano "Anna"
(pubblicato sul lato A del 45 giri, con "Emanuela" sul lato B) è un
capolavoro di essenzialità e sentimento.
Mogol dipinge il ritratto di una donna lontana e
irraggiungibile, una figura che sembra esistere solo nel ricordo o nel
desiderio, rappresentando la malinconia tipica delle grandi ballate
sentimentali.
La semplicità e l'immediatezza del testo di Mogol si sposano
perfettamente con la linea melodica di Battisti: una composizione chitarristica
dolce, ma sostenuta da un arrangiamento orchestrale ricco e sofisticato, che ne
amplifica l'impatto emotivo.
"Anna" arrivò in un momento cruciale della carriera
di Battisti. Dopo aver dominato le classifiche con brani più ritmati e pop come
"Acqua azzurra, acqua chiara" e aver esplorato il lato
più rock con "Mi ritorni in mente", "Anna"
dimostrò la sua maestria nel campo della ballata intensa e introspettiva.
Questo successo segnò la consacrazione definitiva di Battisti
come l'artista italiano di riferimento degli anni '70, capace di mescolare
sonorità internazionali con la tradizione melodica italiana, rendendola moderna
e irresistibile per un pubblico vastissimo. La sua permanenza in classifica
confermò che l'epoca delle grandi canzoni d'autore, personali e ricche di
atmosfera, era pienamente iniziata.
Il 29 novembre 1970, quindi, diventa la celebrazione di una canzone che, ancora oggi, rimane uno dei momenti più intensi e amati del repertorio di Lucio Battisti.

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