Il 14 novembre 2024, il sipario è calato
definitivamente su uno dei parolieri più visionari e influenti della storia del
rock progressivo: Peter Sinfield.
Co-fondatore dei King Crimson e la mente dietro i testi dei loro primi,
fondamentali album, Sinfield è venuto a mancare a Londra all'età di 80 anni,
lasciando un vuoto nel panorama musicale che lui stesso aveva contribuito a
plasmare con immagini di un'intensità mistica e selvaggia.
Nato Peter John Sinfield, il suo ruolo non si limitava a
riempire pagine di versi. Sinfield era una figura poliedrica: paroliere,
compositore, artista e, per un periodo cruciale, l'operatore luci e il
produttore di fatto dei King Crimson. Era il poeta che trasformava le complesse
architetture musicali di Robert Fripp e compagni in narrazioni epiche.
La sua opera di maggior impatto risiede nei primi quattro
dischi della band, a partire dal debutto capolavoro del 1969, In the Court of the Crimson King. Album considerato un punto di riferimento,
se non l'atto di nascita stesso, del rock progressivo. Le liriche di Sinfield,
come lo sferzante epitaffio sul "Re Cremisi" (Crimson King) e le
evocative immagini di "Epitaph", non erano semplici strofe; erano
affreschi gotici, popolati da streghe, folli, soldati e re, che donavano alla
musica una profondità letteraria sconosciuta al rock dell'epoca.
Dopo aver lasciato i King Crimson nel 1971, Sinfield non
smise di scrivere la storia della musica. Il suo talento lirico lo portò a
collaborare con alcune delle figure più importanti del genere. È noto il suo
contributo come paroliere e artista al fianco di Emerson, Lake & Palmer,
portando il suo tocco drammatico e fantasioso anche nel loro vasto repertorio.
Inoltre, la sua attività lo vide lavorare con la band
italiana Premiata Forneria Marconi (PFM) e con artisti come Roxy Music e
Greg Lake, dimostrando una versatilità che andava oltre i confini del prog
rock.
Peter Sinfield era l'uomo che aveva dato voce e anima a una delle formazioni più rivoluzionarie della musica. La sua scomparsa, avvenuta il 14 novembre 2024, segna la fine di un'epoca, ma l'eredità delle sue parole rimane incisa a caratteri indelebili nella storia del rock, a perpetua memoria della sua visione unica.


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